Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia

Connubio incantevole di territori e identità culturali

Istituito nel 2004 mediante Decreto del Presidente della Repubblica, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia costituisce una zona naturale protetta che coinvolge un bacino territoriale di 68.033 ettari,  nella provincia di Bari e di Barletta-Andria-Trani, per un totale di tredici comuni.

L’obiettivo per cui è stato realizzato il Parco è la protezione della flora e della fauna dei territori interessati. In particolar modo, per quanto attiene alla flora, la vegetazione presente nel Parco si differenzia a seconda delle zone interessate; l’habitat è costituito sia da formazioni rocciose che da fitti boschi e distese steppiche. Alberi tipici della zona sono: il cipresso, la quercia, il pino, il leccio, il cerro, il noce, il mandorlo e il fico; vi si trovano erbe quali la ferula e l’asfodelo; tra le piante sono da menzionare quelle aromatiche tipo rosmarino ed origano, ma anche il biancospino, il mirto e il caprifoglio.

Per quanto attiene, invece, alla fauna è presente una diversificava varietà di specie che nel Parco riescono a vivere sia per quanto attiene al cibo, che riescono a recuperare in abbondanza, sia per quanto concerne i rifugi, essendo la zona ricca di grotte e formazioni rocciose. È notevole la presenza di cinghiali, volpi, donnole, istrici, lepri, scoiattoli, piccoli roditori, rettili; tra i volatili meritano menzione la gallina prataiola e l’occhione, che rientrano tre le specie protette; altro fiore all’occhiello della fauna è il falco grillaio, che proprio nella zona dell’Alta Murgia ha nidificato anche su campanili e monumenti storici, al punto da diventare, la sua conservazione, un problema a livello europeo.

A livello architettonico, il Parco, offre un notevole numero di attrazioni. Sicuramente il fiore all’occhiello è costituito dal Castel del Monte, fortezza del XIII secolo, fatta costruire dall’imperatore Federico II di Svevia, dal 1996 inserito nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Meritano menzione anche il castello svevo di Gravina in Puglia, ad Altamura la Grotta di Lamalunga, il Pulo e la Cava dei dinosauri,  la Foresta Mercadante nel territorio tra Altamura e Cassano delle Murge, la necropoli di San Magno a Corato e tanti altri siti culturali.

Il Parco è gestito da un ente autonomo secondo la legge 394/91; è costituito dai seguenti organi: Consiglio Direttivo, Giunta Esecutiva, Collegio dei Revisori dei Conti e Comunità del Parco.

È presente un sito web con tutte le informazioni utili: http://www.parcoaltamurgia.gov.it/.

 di Mariana Angellotti